L’irraggiamento è un
processo mediante il quale il calore fluisce da un corpo a temperatura maggiore
verso un corpo a temperatura minore, quando i due corpi non sono a contatto, anche
se tra di essi c’è il vuoto. Notiamo subito una differenza con la conduzione:
in quel caso c'era il contatto diretto tra i corpi a diversa temperatura,
mentre in questo caso non c'è contatto, ma esiste un mezzo di separazione
(anche il vuoto). E’ bene sottolineare che il termine irraggiamento si
riferisce, in generale, ad un qualunque fenomeno di propagazione di onde
elettromagnetiche. Dal punto di vista dello scambio termico, interessano invece
solo quei fenomeni dipendenti dalla temperatura, i quali consentono il
trasporto di energia attraverso un mezzo trasparente o attraverso il vuoto.
L’energia così scambiata prende il nome di calore irraggiato. Tutti i corpi
emettono continuamente calore per irraggiamento e l’intensità dell’emissione
dipende dalla temperatura e dalla natura della superficie. L’energia raggiante
viaggia alla velocità della luce e presenta una fenomenologia simile a quella
delle radiazioni luminose: infatti, secondo la teoria elettromagnetica, la luce
e l’irraggiamento termico differiscono solo per le rispettive lunghezze d’onda.
Il calore irraggiato è emesso da un corpo sotto forma di quantità discrete di
energia dette quanti. La trasmissione del calore irraggiato è simile alla
propagazione della luce e può essere perciò descritta mediante la teoria delle
onde; quando le radiazioni incontrano un altro corpo, la loro energia resta
assorbita in prossimità della superficie. Lo scambio termico per irraggiamento
diventa sempre più importante al crescere della temperatura di un corpo: nei problemi
ingegneristici in cui le temperature siano prossime a quella atmosferica,
l’irraggiamento può spesso essere trascurato.
In pratica:
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